“Dài, non fare così: non volevo offenderti!”
“Massì, son cose che si dicono… perché, mi avevi preso sul serio?!”
“Non m’ero accorto che ci stavi male”
“Vabbé, ora non esageriamo: non l’ho mica fatto apposta!”
“L’ho detto senza pensarci”
…
Beh, no: non basta. C’è chi muore, di leggerezza, di ferite inflitte di passaggio, con le unghie nel morbido, che t’accoglie e sembra non avere fine, allora quasi quasi t’addentri ancora un po’, è caldo, fa piacere… beh, no: stai lacerando la carne viva d’un altro essere umano.
Quel che ti pare poco, può essere troppo. Non volevi, certo, ma non volere non basta. Devi ascoltare, osservare, restare. Lì, dove sei.
Ogni tanto, chiedere scusa e poi, però, cambiare.
Arianna